La mia filosofia

Dedico questo blog alla mia città, Milano, dove sono nata e dove tuttora abito nonostante i numerosi tentativi di fuga. Milano vista dai miei occhi, che di mestiere faccio la giornalista e scrivo di cultura e società per Repubblica, che sono figlia di un architetto e quindi cresciuta nel mito del rigore e della bellezza, ma anche figlia di una ristoratrice (passata alla pasticceria) che mi ha insegnato il sapore delle cose buone e l’arte della tavola; che ho studiato filosofia e mi sono laureata in estetica con una tesi sul flâneur – forse era destino –, che amo riempirmi gli occhi di cose belle, sono golosa di pasticcini mignon (li chiamano così perché purtroppo si mangiano in un boccone), leggo romanzi soprattutto scritti da autori stranieri, sono dipendente dalle serie tv e adoro gli audiolibri. E soprattutto da un po’ di anni cerco di fare dell’adagio (urbano) il ritmo della mia vita, talvolta perfino con successo, collezionando gesti antistress come antidoto alla fretta e all’intossicazione da tecnologia.

Ho chiamato questo blog adagio urbano perché è il titolo del mio primo libro – l’editore ahimè ha chiuso quindi se per caso siete interessati ad averlo scrivetemi in privato – e che prima ancora di diventare un libro doveva essere un sito dedicato appunto alla città con le segnalazioni e le dritte su quella Milano che non ti aspetti, o su quella Milano che conosci talmente bene che alla fine non la vedi neanche più. Oggi di siti così ce ne sono fin troppi e spesso contenitori più o meno dichiarati di messaggi pubblicitari. Per questo ho scelto la forma del blog che mi permette di raccogliere liberamente, senza nessuna sponsorizzazione, i consigli, le storie e le idee su luoghi, cibo, libri e dintorni. Tutto quello che troverai in queste pagine è frutto dei miei safari metropolitani, incursioni nei meandri della città fatte per lavoro o per piacere. Niente è stato scritto in cambio di denaro. Quindi, se ti piace il genere, puoi fidarti.

Buon viaggio.

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