Cinque ottimi caffè in centro a Milano

Dobbiamo rassegnarci: Milano è diventata una città turistica e il centro, fino a qualche anno fa nostro esclusivo terreno di caccia, è ormai un crocevia di stranieri e famiglie pronte a mettersi in fila per qualunque cosa, non sempre di qualità. Per non rinunciare a una passeggiata in piazza Duomo – e non incappare in una fregatura per turisti – ecco una breve guida ai bar dove i milanesi bevono il caffè. Perché il bello del caffè è che lo si può prendere ovunque, anche in posti dove non ci si può permettere molto di più… E allora tanto vale scegliere un bar di lusso!

Il più tranquillo. Senza dubbio Giacomo Caffè, il bar dentro Palazzo Reale (primo androne) che non dando direttamente sulla piazza è poco conosciuto e quindi meno affollato degli altri. Dell’impero della ristorazione Giacomo (consiglio la piccola pasticceria in via Pasquale Sottocorno), è arredato in stile francese, con grandi specchi alle pareti, una sala dove pranzare, un accogliente soppalco e piccoli tavolini di legno all’ingresso dove sedersi per bere il caffè e leggere i giornali (a disposizione). Spesso si incontra anche un passerotto che spilucca le briciole di brioche a terra. Caffè al banco 1 euro.

Il più elegante. Lo stile è quello del Bar Luce della Fondazione Prada disegnato dal regista Wes Anderson: colori pastello, vetrine per i dolci essenziali ma eleganti che ospitano confezioni semplicemente perfette. Da sempre sono una fan della pasticceria Marchesi e anche se preferisco la storica in corso Magenta, se sono in piazza Duomo e mi voglio coccolare salgo qui, al primo piano, nel boutique di Galleria Vittorio Emanuele. Le finestre a lunetta che guardano la folla che passeggia sono molto romantiche. Caffè al banco 1,30 euro.

Il più gettonato. Appena aperto, il nuovo locale di Carlo Cracco è un’attrazione irresistibile per molti. Il ristorante gourmet all’ultimo piano ha prezzi stellari, ma il bar è accessibile a tutti. Non fatevi intimidire dall’usciere in giacca e cravatta all’ingresso: non seleziona i clienti come ho letto sui social, ma gli apre semplicemente la porta. Il caffè è ottimo e al banco costa 1,30 euro, ma la sala è piccola e buia, con due banconi per i dolci sacrificati ai lati di un grande ascensore.

Il più tradizionale. I tavoli all’aperto all’ingresso della Galleria potrebbero essere proibitivi e infatti sono frequentati solo dai turisti che approfittano della favolosa posizione con vista cattedrale, ma per i milanesi il caffè in piazza Duomo resta quello del Camparino (un tempo Zucca): bellissimo bancone d’epoca, personale cortese, prezzo calmierato a un 1,10 euro. Si beve rigorosamente in piedi al banco, anche l’aperitivo.

Il più trendy. Il bar più alla moda del supercentro resta il Caffè Trussardi in piazza Scala, la buvette dei banchieri che lavorano in queste strade. Di fianco alla maison, ma affacciato su piazzetta Filodrammatici, di solito la mattina è tranquillo, ci sono i giornali da leggere, perfino quelli stranieri, il caffè si prende al banco o seduti ai pochi tavoli in vetrina: molto buono, anche se un po’ caro (1,50 euro).

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