Carlo Borromeo, vescovo riformatore, la definì “l’ombelico della città” e la scelse come luogo privilegiato di preghiera: ci veniva due volte a settimana, il mercoledì e il venerdì, ma spesso trascorreva nella cripta intere notti di orazione, davanti al simulacro del sepolcro di Cristo. Per questo, dopo la sua canonizzazione, fu messa una statua che …