Agosto in città

Amo la città d’agosto anche quando è infuocata come in questi giorni. Mi piace quel senso di malinconia che mi assale quando vedo le macchine cariche di bagagli prendere la strada del mare, liberando le strade e lasciando indietro solo il silenzio. Mi piace quella solidarietà che scatta fra i reduci, inchiodati alle scrivanie anche nel mese in cui tutti sono in vacanza, incastrati da problemi familiari che impediscono loro di darsela a gambe, a corto di risorse e costretti a ridurre il viaggio a pochi giorni, accontentandosi di un tuffo in piscina per il resto del mese. Mi piace il sorriso del barista che ha un minuto in più da dedicare alla mia ordinazione e quello della mia vicina sul tram, sfatta dal caldo quando me.

E ogni anno faccio fatica a partire perché mi sembra di perdere l’occasione di vivere in una città più umana, accessibile e insolitamente quieta, nonostante la temperatura, le zanzare e le saracinesche abbassate, che saranno sempre meno rispetto a vent’anni fa, ma sono sempre troppe. Perfino l’ondata di turisti che da Expo ha invaso Milano non è riuscita a cambiare le nostre abitudini così italiane e anche quest’anno tutti i negozi si preparano a chiudere. La prossima settimana rimarremo in pochi, quella di Ferragosto ancora meno. Per chi resta, ecco una lista di cose da fare per sentirsi meno soli e approfittare del vuoto intorno per fare il turista nella propria città.

Iniziamo dalle chiese, sempre aperte, fresche, alcune davvero speciali: Sant’Ambrogio, in assoluto la mia preferita, con lo scheletro del santo nella cripta, San Satiro con l’abside del Bramante, San Maurizio, anche detta la cappella Sistina di Milano, Santa Maria delle Grazie con il delizioso chiostro quattrocentesco, o ancora meglio i chiostri di San Simpliciano, oasi di pace dietro via Garibaldi, e Sant’Eustorgio con la bella Cappella Portinari. I parchi e i giardini, in primis il Boscoincittà, per una pedalata nel verde, il Giardino Perego in viale dei Giardini, l’Orto botanico di Brera che ha appena inaugurato il nuovo arboreto dove perdersi nel verde, il naviglio della Martesana, per una scampagnata più verace rispetto ai noti (e affollati) Navigli, che saranno aperti tutta l’estate ma sono ormai una distesa di bar senz’anima (salvo rare eccezioni).

Consiglio di fare un salto a Mare Culturale Urbano per una serata di cinema all’aperto in una periferia in cerca di riscatto, o di bere un aperitivo diverso in un grande albergo di lusso come il Mandarin, sognando di essere altrove, magari prima facendo una visita allo splendido Poldi Pezzoli, la casa museo di via Manzoni che resta aperta anche ad agosto. Approfittate del deserto cittadino per vedere l’allestimento della Pietà Rondanini di Michelangelo al Castello Sforzesco (durante l’anno c’è sempre la coda) e, se riuscite, provate l’emozione di salire sulle guglie del Duomo: i milanesi lo fanno raramente, ma c’è una vista bellissima. Ultima dritta: passeggiate nelle strade dietro corso Venezia (via Mozart, via Serbelloni, via Vivaio), sbirciando nei portoni e dietro i cancelli dove si nascondono bellissimi giardini, visitando la casa museo Villa Necchi. Vale la pena anche solo entrare al bar, riposare al fresco seduti a bordo piscina è un lusso che non costa niente. E una magia.

2 Replies to “Agosto in città”

  1. Bellissimo suggerimento , che salverò per il mio prossimo viaggio a Milano. Effettivamente ci sono degli scorci molto suggestivi e sconosciuti e per dirla in francese “ il faut flâner “ pigramente per scovarli, per non parlare delle magnifiche chiese. Buona estate!

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