Un biglietto sospeso al cinema

Il nome, Karmaticket, è fuorviante e capisco che abbia sollevato la stupida ironia della rete. Va detto però che arriva direttamente da Berlino, dall’analoga iniziativa di un cinema di Kreuzberg a cui Paola e Monica, coraggiose direttrici del cinema Beltrade, si sono ispirate. Vorrebbe dire “biglietto che pulisce il tuo karma e quello del luogo in cui abiti”, probabilmente perché ci fa sentire una persona migliore (un po’ sbrigativa come soluzione). Come? Offrendo la possibilità a un migrante di andare al cinema. Una sorta di biglietto sospeso, ma non destinato genericamente a chi non può permetterselo, ma a chi sta cercando di ricostruirsi una vita a migliaia di chilometri da casa. Un biglietto che a noi costa 3 euro (a cui il Beltrade ne aggiunge un secondo) che non viene consegnato alla cassa, ma direttamente alla Rete studenti senza permesso, network di scuole di italiano per immigrati. Anche un modo, quindi, di destinare in maniera certa il proprio denaro.

Bella idea, che non poteva arrivare se non dal Beltrade, originale cinema di quartiere che Paola Corti e Monica Naldi, con costanza e passione, sono riuscite a salvare da chiusura certa. L’hanno preso in gestione dalla parrocchia di via Oxilia nel 2014 e, stagione dopo stagione, sono riuscite a farlo diventare un punto di riferimento per cinefili grazie a una programmazione che pesca sopratutto fuori dai circuiti tradizionali, offrendo film che difficilmente si vedono a Milano, proiettando pellicole in lingua originale e organizzando la programmazione in modo da proporre ogni giorno 4-5 titoli diversi (che nei giorni successivi ruotano cambiando sempre orario).

Se non siete ancora andati, non perdetelo. Perché se amate il cinema vi sentirete sicuramente a casa. Ci sono le poltroncine rosse come una volta (200 posti), il bar dell’oratorio con la gassosa e le caramelle gommose, il campetto dove giocano i ragazzini e una comunità di appassionati in cerca di emozioni. A partire da loro, Paola e Monica, e dallo staff, vera differenza rispetto all’anonima esperienza in una multisala in centro. E se avete voglia, dal 22 agosto potete regalare anche un biglietto a un migrante: non gli date una mano a mangiare, ma a scoprire la magia del cinema, che può dimostrarsi un potente mezzo di integrazione sociale. Ma anche di conoscere una realtà che in questa periferia – ormai confina con Nolo e non è neanche più tanto periferica – sta facendo un piccolo, importante miracolo.

Cinema Beltrade, via Oxilia 10.

Foto di Jakob Owens

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