E’ stata la prima volta anche per me. Una domenica di primavera non bellissima ma già calda, una meta che avevo in programma da tempo, un paio di scarpe comode e la curiosità di avventurarsi in un nuovo safari metropolitano, scoprendo che il Naviglio della Martesana è un posto affascinante per almeno tre ragioni: è defilato, un percorso alternativo rispetto alle rotte più battute, non ancora preso d’assalto dalla folla della domenica; è autentico e verace, conserva una natura abbondante ma spontanea, che ricorda la campagna aperta; ci sono almeno quattro posti speciali dove fare una sosta e rifocillarsi con gioia.
L’itinerario parte al Caffè Martesana, in via Melchiorre Gioia 194, un angolo inaspettatamente bello di Milano che quando fiorisce il glicine (ad aprile, non perdetelo!) diventa uno spettacolo, con i tavolini al sole a ridosso del naviglio. I più golosi possono iniziare qualche traversa prima, in via Cagliero 14, con una rapida tappa alla Pasticceria Martesana: i pasticcini mignon sono deliziosi, fra i migliori della città. Imboccata la riva destra del fiume inizia il cammino verso Nord che volendo arriva fino a Vaprio d’Adda (in bici è fattibile) e addirittura oltre, seguendo la riva dell’Adda che lambisce la campagna lombarda.
Seconda tappa, a seconda del calendario, è il mercatino dell’antiquariato: perdersi fra le cianfrusaglie senza meta è uno dei miei gesti antistress preferiti. E qui è perfetto: poca gente, una ventina di banchi al massimo con una scelta limitata fra gioielli, abbigliamento, fumetti e oggetti di vintage design (15 e 22 aprile, 6-13-20 maggio, 10-17 giugno). Terza tappa obbligatoria è il nuovo Tranvai (nella foto), bellissima idea di quattro giovani milanesi che hanno restaurato un vecchio tram del 1928, modello storico oggi sempre meno in circolazione, e l’hanno trasformato in un bar allegro (un po’ hipster) con tavoli all’aperto sotto una pergola. All’ingresso del giardino Cassina de Pomm (via Zuretti 75), aperto tutto il giorno dalle 11 alle 24 è una delle migliori novità della stagione degli aperitivi primavera-estate 2018. Prevedo folle con l’arrivo del caldo!
Per chi vuole la passeggiata prosegue passando sotto i binari del treno, in tunnel ricoperti di graffiti, e costeggiando case di ringhiera che sembrano tuffarsi nell’acqua, brutti palazzotti moderni che fanno rimpiangere la campagna, orti urbani e giochi per bambini. Si passa davanti alla Biblioteca di Morando (via Tofane 49), purtroppo aperta solo il mercoledì, che custodisce i libri del grande critico cinematografico scomparso nel 2015 (oltre 13mila tra libri e documenti), e si arriva alla Cascina Martesana (via Bertelli 44), altra fermata obbligatoria: aperta l’anno scorso dopo un’importante ristrutturazione, la cascina si affacciata su una roggia interna, ha un bel giardino con l’orto ed è aperta tutti i fine settimana quando, oltre al chiosco con accesso libero, c’è una zona con griglia dove, con la tessera associativa, si può cuocere la carne portata da casa. Un successo!