Tra gli alberi e le galline dell’ex manicomio

Se ci sono giorni in cui sentite un gran bisogno di respirare aria fresca, se vi svegliate la mattina con la voglia di riposare le orecchie dal frastuono e non avete il fine settimana libero, se volete semplicemente passeggiare nel verde senza una meta alleggerendo il pensiero, venite a scoprire il parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, un dedalo di viali alberati e freschi dove perdersi è un attimo (c’è da dire che i cartelli non eccedono) che portano a un giardino segreto dove scorrazzano liberi galli, galline e conigli, dove i ragazzi del quartiere si rifugiano arrampicandosi su una romantica casa sull’albero, gli appassionati coltivano l’orto biologico e gli altri semplicemente si godono la vista di una natura inaspettata, spontanea, di un parco che ha poco del giardino all’inglese con il prato tagliato e le aiuole curate e per questo è ancora più sorprendente. Un giardino che profuma di tigli e ospita i padiglioni dove un tempo risiedeva il grande manicomio di Milano, da anni trasformato in un progetto di coesione sociale rivolto al recupero di persone con disagio mentale dove il dentro e il fuori si mescolano e si contaminano.

Il cortile dell’Ostello

In estate l’occasione per venire fin qui, nella periferia a Nord di Milano, fermata della metropolitana Affori Fn poi qualche minuto di strada a piedi, il sabato attraversando un mercato rionale di frutta e verdura dai prezzi stracciati, è doppia: il piacevole bar ristorante Jodock, dove si mangiano piatti genuini seduti sotto un pergolato, e la rassegna di spettacoli “Da vicino nessuno è normale” (più bel titolo della storia!) che fino al 20 luglio anima le serate nel verde con teatro, musica e performance in un cartellone messo insieme dall’associazione Olinda. Un indirizzo scomodo per molti, ma davvero insolito che vale la pena scoprire approfittando della bella stagione perché nel recinto sempre aperto dell’ex Pini si cammina piano e si respira l’odore della campagna, si vive a un ritmo diverso cercando di sperimentare nuove forme di cura, si assaggiano i prodotti dell’orto, si chiacchiera con il vicino di tavolo, si passeggia senza fretta e sopratutto si riesce a passeggiare da soli (provateci ai Giardini Montanelli!). La natura non sarà bella come nei parchi del centro ma è senza dubbio meno affollata e più spontanea. Un consiglio: perdetevi nel Giardino degli aromi, incontrerete sicuramente qualche ortista al lavoro e le galline che scorrazzano felici. Che allegria!

Ex Paolo Pini, via Ippocrate 45.

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