Io leggo perché il libro è il miglior antidoto che conosco contro la solitudine; io leggo perché nei libri cerco le risposte alle domande di tutti i giorni; io leggo perché mi piace entrare in punta di piedi in una vita che non è la mia; io leggo perché quando la storia mi acchiappa sento i personaggi starmi attorno anche quando non ho il libro in mano e poi, qd la storia finisce, soffro terribilmente sapendo che non li incontrerò più; io leggo perché credo che sia l’unica strada che abbiamo per imparare a ragionare di testa propria; io leggo perché ho avuto la fortuna di incontrare una straordinaria professoressa di italiano che in classe leggeva Dino Buzzati ad alta voce; io leggo perché sono cresciuta in una casa piena di libri; io leggo perché si può fare dappertutto e con un libro in borsa non ci si annoia mai; io leggo per imparare a scrivere meglio; io leggo perché così la sera mi addormento più in fretta; io leggo perché ogni libro mi porta in un mondo che non è il mio; io leggo perché quando non riesco a dormire non disturbo nessuno; io leggo nonostante sia consapevole che non riuscirò mai a leggere tutto quello che vorrei.
E voi perché non leggete?
In Italia la lettura è un’emergenza: secondo gli ultimi dati nel 2016 solo il 40 per cento dei cittadini ha letto un libro (in Spagna è il 62,2 per cento, in Germania il 68,7, negli Stati Uniti il 73, in Canada l’83, in Francia l’84 e in Norvegia il 90), il che significa che più di un italiano su due non apre nemmeno un libro in un anno, nessuno, neanche un giallo qualunque. L’inversione di tendenza non può che partire dalla scuola e allora approfittate della campagna #ioleggoperché lanciata dall’Associazione italiana editori per andare nelle librerie e comprare un libro da regalare alle biblioteche scolastiche. Pochi euro per contribuire a un grande progetto. Fino al 29 ottobre.
Ciao Teresa. Mi ritrovo totalmente nei tuoi perchè. Spesso me lo chiedo. Perchè leggo? Perchè sento questo bisogno quasi viscerale di aprire un libro e conoscere ciò che ha da offrirmi? Cosa posso offrire io a quel libro, a quell’autore, dopo averlo letto?
Ho iniziato a leggere, forse, per emulazione. Ricordo mia mamma immersa nella lettura, bellissima, impenetrabile. Volevo provare ciò che provava lei e, forse, esserle più vicina. Ho iniziato così, per sentirmi più grande subito, e poi non ho più smesso. Entravo in altri mondi, e quei mondi fatti di persone e luoghi mi scuotevano nel profondo, e mi emozionavano. Forse ho iniziato a leggere per sentire calore, e anche oggi so che è così. Non sarò mai sola e leggo per continuare a sentire quel calore. Non sono mai sazia, pur sapendo che non riuscirò mai a leggere tutti i libri che vorrei. Grazie per avermi fatto ricordare una cosa così bella. Buona giornata. Elisa
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