#Unhashtag: torniamo a guardare dal vivo

Quante volte in vacanza vi siete trovati davanti a uno spettacolo mozzafiato e invece di lasciarvi travolgere dall’emozione avete tirato fuori il cellulare e scattato una foto pensando alla frase (e all’hashtag) da scrivere su Instagram? Quante volte dentro a un museo avete maledetto l’impianto luci che rendeva impossibile fotografare un capolavoro? Quante volte avete rallentato il passo solo per inquadrare un particolare che lì per lì sembrava originalissimo ma tornati in albergo si è rivelato niente di che? O la fotografia non all’altezza di quello che avevate visto (o intravisto) dal vivo, rendendo totalmente inutile lo sforzo? Potrei andare avanti ancora perché, diciamoci la verità, i telefoni cellulare stanno disturbando anche le nostre vacanze, intrappolandoci nell’ansia di condividere la nostra posizione sul mappamondo, intromettendosi continuamente fra il nostro sguardo e il mondo. E io non sono da meno, soprattutto da quando questo blog, che necessita dei social per ritagliarsi il suo posto in rete, ha finito per interferire in modo invadente tra me e il mio piacere di andare in giro.

E allora ben venga la campagna lanciata l’anno scorso dall’ufficio del turismo di Vienna dall’eloquente titolo “Unhashtag Vienna” per invitare i turisti in visita a godersi la città dal vivo, tornando a guardare con gli occhi, liberandosi del giogo dei social network e dello scatto perfetto. Lo slogan era: “See Vienna. Not #Vienna: Enjoy the city behind your pics!” (guarda Vienna, non #Vienna. Goditi la città che sta dietro alle foto). Una campagna pubblicitaria finita nella metropolitana di Londra e New York, che fa riflettere. Andate a sbirciare il sito costruito per l’occasione dove i dati pubblicati sono terribili: 8 milioni e 650 mila sono le foto pubblicate ogni giorno su Instagram, 2617 le volte in cui prendiamo in mano il cellulare ogni giorno, da 152 a 201 i minuti che trascorriamo ogni giorno con la faccia rivolta al cellulare, 77 la percentuale di cittadini che viene raggiunta da una email o un messaggi di lavoro quando è in vacanza.

Adagissimo il video “Meditation on tram D”: 40 minuti di filmato ripreso dal sedile del tram D da cui si vede Vienna che scorre dietro ai vetri. Una provocazione che far veni voglia di provare “dal vivo” anche qui, a Milano. Dove l’hashtag (#) impazza.

Elaborazione in corso…
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