La rivincita della pizza

Travolte dall’ondata salutista che ha messo al bando lieviti e latticini e scalfite dalla moda del sushi che ha riempito la città di locali di incerta provenienza – la maggior parte sono gestiti da cinesi che hanno semplicemente sostituito in menù il pollo agli anacardi con il sashimi misto -, le pizzerie si prendono la meritata rivincita e tornano ad aprire copiose. Puntando sulla qualità. Che nell’era delle intolleranze alimentali vuol dire lievitazione rigorosamente naturale, minimo 48 ore, meglio se sono 72, mozzarella fiordilatte di Agerola, pomodori San Marzano, bufala campana Dop, farine bio, integrali, macinate a mano, ai cereali, senza glutine, di kamut e così via.

Lo ammetto, all’inizio ero scettica: mi sembrava l’ennesima moda che a Milano attecchisce in un baleno, uno dei tanti modi furbetti di far pagare una Margherita 10 euro. Ma mi sono dovuta ricredere. Le nuove pizzerie mi hanno fatto tornare la voglia di pizza, alimento che a malincuore era uscito dalla mia vita. Per un motivo sopra tutti: le nuove pizze sono digeribili anche da stomaci stanchi e stressati cui il medico ha vietato lieviti e latticini. E se consumate con moderazione, fanno dimenticare le terribili notti insonni attaccati alla bottiglia dell’acqua. Ne consiglio tre.

Lievità, via Ravizza 11: buone pizze – si può scegliere il tipo di pomodoro e la mozzarella con cui farcirla – ottimi i fritti e le crocchette di antipasto, ma con una pecca: non accetta le prenotazioni, abitudine che si sta diffondendo sempre più a Milano, il che significa coda garantita sul marciapiede (in inverno può non essere piacevole). Un po’ cara, ma di qualità.

Gennaro Esposito in via della Commenda 43, pizze napoletane molto buone e digeribili, della dimensione giusta, bordo alto, pasta ben cotta e ben lievitata, in un locale arredato con gusto semplice (divertenti i tavoli con i numeri della tombola) che anche quando è affollato resta accogliente. Prezzi in linea con le nuove pizzerie di qualità, si può prenotare.

E l’ultima scoperta: Semplicemente (nella foto), in corso Cristoforo Colombo 6, strada ancora tranquilla a due passi da Porta Genova dove ha appena aperto un locale semplice di nome e di fatto. La pizza è davvero buona: leggera e saporita, con la pasta sottile e il bordo croccante, preparata con ingredienti di qualità (si può scegliere la farina bianca, integrale o ai cereali). Originali le proposte del menu, ma per gli abitudinari come me c’è sempre la Margherita, che qui si chiama Semplicemente e costa 8 euro (10 se la chiedete con la farina integrale).

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